I dossier che devono essere ratificati sono tutti rilevanti. Per questo oggi è il giorno dei primi ministri dei 5 paesi della Comunità economica eurasiatica: Dmitry Medvedev, Andrei Kobyakov (Bielorussia), Nikol Pashinyan (Armenia), Bakhytzhan Sagintayev (Kazakistan) e Muhammedkaly Abylgaziev (Kirgkizistan). Sotto l’occhio vigile del presidente del consiglio della Commissione economica eurasiatica, Tigran Sargsyan,
La scommessa di San Pietroburgo si giocherà prevalentemente sull’accordo per la libera circolazione dei beni in tutto il territorio della Comunità, accordo che tuttavia suppone la soluzione tecnica della ripartizione dei dazi.
Meno problematica, da quanto apprende Eurasiatx, la convergenza relativa al mercato comune del gas.
Sul tavolo dei 5 premier vi sono comunque altri dossier strategici (compresa la regolamentazione comune del mercato farmaceutico) e 62 specifici progetti di sostituzione delle importazioni russe in 17 settori industriali.
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