Le misure di controllo e interdizione introdotte sui capi di abbigliamento pregiati sembrano funzionare. Le pellicce illegali sequestrate dal Servizio federale Rospotrebnadzor ( a cui spetta il compito di identificare e sanzionare la contraffazione) dicono che la strada è giusta. Certo: rimane tanto da fare in un Paese nel quale fino al 1997 il 97% dell’ abbigliamento, delle calzature e delle pellicce sono risultate false.
I numeri: 1.300 capi di abbigliamento sono stati ritirati sui punti-vendita ( provenienti da Italia, Polonia, Ucraina, Cina e Turchia) e 103 ordini sono stati annullati.
La marchiatura imposta per legge sulle pellicce sta dando i risultati migliori: 87 partite di false pellicce prevalentemente a brand italiano sono state bloccate. I commercianti impegnati nella vendita (vera) dei capi (falsi) non hanno saputo confermare la legalità dei marchi: non avevano , infatti, i contratti con i proprietari dei marchi medesimi.
I prodotti di pelliccia sono tutti contrassegnati con il colore verde ( prodotti in Russia) e rosso (importati). Le informazioni sul prodotto devono essere rese disponibili attraverso lettore QR installato sul dispositivo mobile. Ogni capo di abbigliamento è corredato da un microchip che contiene tutte le informazioni essenziali: nome, tipo di pelliccia, paese di origine, paese produttore, marchio e numero di conformità.
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