Grazie alla crescita miglioreranno ancora i conti pubblici ma “le incertezze sulle politiche sono diventate più pronunciate e, se continuassero, potrebbero rendere i mercati più volatili e avere conseguenze sui premi di rischio”, avverte la Commissione.
Il rapporto prevede che il deficit di bilancio dell’Italia cali all’1,7 per cento del Pil quest’anno, restando su questo valore anche nel 2019. E “in assenza di cambiamenti di politica economica” l’incidenza del debito pubblico dovrebbe moderarsi al 130,7 per cento del Pil nel 2018 e al 129,7 per cento nel 2019.
“Il rapporto debito-Pil dovrebbe aver raggiunto il picco nel 2017 al 131,8%, anche a causa del sostegno al settore bancario – rileva Bruxelles – e dovrebbe poi gradualmente declinare, principalmente a causa della più forte crescita del Pil”.
Sulla dinamica delle valutazioni di Bruxelles verso l’Italia va tenuto presente il giudizio del vicepresidente Valdis Dombrovskis e del Commissario agli Affari economici Pierre Moscovici: fino a quando non sarà creato un nuovo governo, in base alle consuetudini Ue, viene osservato il “no policy change”. Le stime di Bruxelles di oggi confermano le previsioni della Commissione.
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