I ministri delle finanze del G20 e i capi delle banche centrali sono preoccupati: sono troppi i rischi per la stabilità finanziaria globale che vengono dal fronte “cripto-valute”. In vista dell’incontro del G20, che si terrà il 19 e il 20 marzo prossimi a Buenos Aires, i cinque Ministri delle finanze dei Paesi europei partecipanti – Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna – supportati dalla Commissione Europa, hanno inviato una lettera alla presidenza argentina per mettere all’ordine del giorno la tassazione dell’economia digitale.
Nella lettera i Ministri Bruno Le Maire, Peter Altmaier, Pier Carlo Padoan, Luis De Guindos e Philip Hammond, insieme al vice presidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis e al Commissario Pierre Moscovici, si dicono “determinati: “Le cripto-valute creano problemi legati alla protezione dei consumatori e degli investitori, all’evasione fiscale, al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo”.
Un atto di accusa così violento e così autorevole (peraltro “congiunto”) non era stato mai indirizzato verso le nuove valute digitali.
L’argomento non è previsto nell’ordine del giorno ufficiale del G20: l’iniziativa dei 5 Ministri europei chiede, al contrario, che venga ufficialmente inserito e discusso.
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