La Russia conferma la sua supremazia sull’Arabia Saudita nella produzione di petrolio. Ad agosto, infatti, per il sesto mese consecutivo è leader indiscussa del mercato petrolifero, ha svelato l’istituto statistico federale russo Rosstat.
Secondo i dati, la produzione della Federazione ha raggiunto i 10,61 milioni di barili giornalieri. Di fatto, perciò, tra gennaio e agosto è aumentata dello 0,9 percento, con 364,7 milioni di tonnellate. L’export di idrocarburi tra gennaio e agosto, inoltre, è cresciuto dello 0,3 percento a livello annuale, raggiungendo 170,7 milioni di tonnellate.
Da maggio a luglio, Russia e Arabia Saudita sono comunque rimaste in vetta alla classifica dei più grandi produttori petroliferi. A seguirle c’è Riad con una produzione di 10,02 milioni di barili al giorno, mentre complessivamente i membri dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec) hanno prodotto ad agosto 32,76 milioni di barili giornalieri.
Già lo scorso febbraio, la a Joint Organization Data Initiative (Jodi) aveva rilevato che nel dicembre 2016 la Russia aveva aumentato del 4 percento (10,49 milioni di barili al giorno) la propria produzione annua, superando di poco i 10,46 milioni di barili al giorno dell’Arabia Saudita. Ed è da lì che ha mantenuto la sua leadership nel settore.
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