Nel 2015 si registrò una flessione di quasi il 27% rispetto all’anno precedente, mentre quest’anno il numero continua a crescere. Stiamo parlando dei turisti russi in visita in Italia, che nel 2016 hanno raggiunto quota 876mila, con un incremento del +5,3% rispetto al 2015.
Il dato è stato illustrato nel corso del convegno “Lo sviluppo delle relazioni culturali e turistiche tra la Russia e l’Italia”, organizzato a Verona dall’Associazione Conoscere Eurasia con Garda Aeroporti e il Consolato Onorario della Federazione Russa in Verona. La cifra positiva è comunque ancora lontana dal boom raggiunto nel 2014, quando per la prima volta gli ingressi russi in Italia superarono il milione, arrivando a quota 1.138.000.
“Tra le cause che hanno fortemente inciso sulla contrazione di turisti nell’ultimo biennio – ha spiegato Antonio Fallico, presidente di Banca Intesa Russia e dell’Associazione Conoscere Eurasia – il grave clima di incertezza geopolitica generato dalla crisi ucraina, il calo del prezzo del petrolio e il forte deprezzamento del rublo, dovuto anche al mutamento interno repentino conseguente al sistema delle sanzioni e delle contro-sanzioni. Oggi – ha concluso -, nonostante uno scenario non ancora stabilizzato, la domanda di viaggi verso l’Italia torna finalmente a farsi sentire e il turista russo è tra i migliori clienti del prodotto Italia”.
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